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La historia y la cantera: Willian Josè alla conquista del paese basco

Avete presente quando accade puntualmente qualcosa di scontato, di talmente ripetibile tanto da poter esser inserito nella sfera della quotidiana normalità? Quello che succede a Madrid, sponda Real, con i gol di Sergio Ramos ne è un esempio lampante: dal novantesimo in poi il difensore spagnolo si trasforma in un cecchino infallibile, castigando le squadre avversarie con gol decisivi che hanno un retrogusto amarissimo per chi li subisce: sentenza. Proprio come Davide, uccisore di Golia per il quieto vivere degli israeliti e di tutta la sua comunità, Ramos si assume il carico di una squadra intera sulle spalle sferrando un colpo “mortale” che spazza via due temibili avversari: i primi sono collocati su un rettangolo di gioco e vedono infrangere i loro sogni proprio sul più bello, l’altro sull’orologio del direttore di gara che segna ormai l’inesorabile conclusione del tempo.

La vittima sacrificale, nella giornata di Liga appena trascorsa, è stata la squadra di La Coruna, uscita sconfitta dal Santiago Bernabeu soltanto al novantatreesimo con il risultato di 3 a 2. Mentre il Real può cosi proseguire la sua corsa con ben 6 punti di vantaggio sui rivali Blaugrana, c’è una squadra che sta sorprendendo tutti, entusiasmando gli addetti ai lavori con un gran calcio e con un giocatore capace di far stropicciar gli occhi anche ai club più blasonati. Stiamo parlando della Real Sociedad e del suo mattatore Willian Josè.

LA SQUADRA – Il paese basco è teatro di un derby sentitissimo, quella tra la Real e i “Los Leones” del Bilbao. La squadra guidata dal brasiliano Eusebio vive un momento di forma smagliante, tanto da far puntare i riflettori del grande teatro de la Liga proprio sui suoi gioielli. La rosa annovera tantissimi elementi di qualità che stanno esprimendo tutte le loro potenzialità in questa prima parte di stagione: Illaramendi, Martinez, Xabi Prieto, Carlos Vela sono soltanto alcuni dei protagonisti di un club che punta a tornare in alto. Del resto i successi non sono un’utopia per la società basca, che nei primi anni ottanta registrò una serie di traguardi e trionfi consecutivi, dalle vittorie del campionato negli anni 1980/81 e 1981/82 fino alla Coppa del Re del 1987 passando per la Supercoppa di Spagna. Anche la coppa dalle grandi orecchie ha ingolosito e non poco il club, soprattutto quando nella stagione 1982/83 la rosa raggiunse la semifinale della competizione, sconfitta poi dall’Amburgo vincitrice del torneo.

Il nuovo secolo ha visto la squadra contendersi il primato con il Real Madrid – stagione 2002/03- salvo poi esser spodestata dalla vetta soltanto alla penultima giornata. Nel frattempo diversi giocatori talentuosi sono esplosi tra le file del Sociedad, su tutti Xabi Alonso e il più giovane Griezmann che, nel 2010, a suon di reti trascinò la squadra in Champions League. Oggi la formazione di Eusebio, dal valore complessivo di 117 milioni di euro,  occupa la quarta posizione a pari merito con il Villareal, uscito vittorioso nel Monday night contro l’Atletico Madrid.

IL PERSONAGGIOAssoluto protagonista del match tra Real Sociedad e Valencia è stato l’attaccante brasiliano Willian Josè, autore di una doppietta che ha steso gli uomini di Prandelli. Cresciuto nel Barueri ed acquistato poi dal Deportivo Maldonado non è riuscito ad imporsi in patria, finendo cosi per esser girato in prestito a diverse squadre spagnole. Da segnalare la parentesi tra le file delle Merengues dove Willian esordì nel 2014 nel match contro il Celta Vigo, unica apparizione di una stagione incolore. La giovane età del ragazzo lo porta subito a rifarsi e, dopo un’esperienza sull’isola di Gran Canaria, viene acquistato dalla Real Sociedad per 6 milioni di euro. I 9 gol realizzati fino ad ora, che lo vedono sotto soltanto ai tre mostri sacri quali Cristiano Ronaldo, Messi e Suarez, mostrano come l’investimento della squadra basca sia più che giustificato. Abile tecnicamente e di grande prestanza fisica, il brasiliano ha messo in mostra tutte le sue doti soprattutto con i gol di testa, vera specialità della casa ( come evidenziano le ultime due reti nella gara casalinga contro il Valencia). Un attaccante affamato, proprio di questo aveva bisogno la società basca per poter risalire la china e conquistare un piazzamento in zona Europa, come ai tempi del “petit diable” Griezmann. Chissà che la squadra non abbia trovato un degno sostituto.

This post was last modified on 13 Dicembre 2016

redazione

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