“Amore è pronta la cena” – “Io non ceno, ho lo stomaco chiuso, ansia pre derby” – “Ma il derby è domenica pomeriggio, siamo solo a lunedì sera!”. Potrebbe sembrare un’esagerazione, ma non lo è. Questa gara non è da considerarsi come le altre in una città come Roma. Una settimana prima del derby in città non si parla d’altro.
Trovi i bar affollati e sin da mattina presto partono i primi sfottò, mentre poco più in là osservi gli anziani che seduti sulle panchine ricordano i loro vecchi derby giocati da quelli che erano i loro beneamini. I bambini nelle piazze giocano emulando questa partita indossando le maglie di Roma e Lazio come se fossero loro stessi a doverne decidere le sorti. Roma, in quei giorni, ha un colore diverso. Trovi più gente pronta a dimostrare la propria fede a suon di statistiche e ricordi, c’è chi parla ancora oggi di Del Vecchio che segnava sempre contro la Lazio e chi, fiero del suo esser Laziale, ricorda i 4 derby su 4 vinti in un anno.
Il derby è un colore diverso nel cielo, è lo sventolare di bandiere che emoziona tutto il mondo, è il vedere i bambini che rimangono in tensione per tutti i 90 minuti perché “se perdiamo domani mi prendono in giro a scuola”. Ciò che suscita questa partita nel cuore dei tifosi non è descrivibile, è come se fosse un misto di colori astratti senza alcun senso nel quale predomina un misto di ansia e adrenalina pura.
STRISCIONI COMICI E RISATE
La speranza è che sia una festa, un modo per ritrovarsi uniti in uno stadio Olimpico ormai quasi sempre deserto causa decisioni federali. Deve essere una giornata all’insegna dello sport e del divertimento. Il derby romano, oggi, non vale più come un tempo la sola supremazia cittadina, ma molto molto di più.
IL DERBY AL CINEMA
PAROLA AI TIFOSI
Tre semplici domande: qual è stato è il derby che non dimenticherai mai, quale è stato l’uomo derby e cosa ci si può aspettare da questo derby.
Per quanto riguarda l’uomo derby la maggior parte delle persone ha citato Beppe Signori perché “lui dava quella sicurezza all’ambiente che anche noi tifosi percepivamo”. Dal derby, tutti i tifosi Laziali si aspettano che il mister metta in campo una squadra pronta a giocare a viso aperto la gara cercando di portare a casa i 3 punti con la consapevolezza che si possa anche perdere. Ma l’orgoglio e il cuore non devono mai mancare.
Giocatore simbolo del derby: Marco Del Vecchio perché “ao, segnava sempre lui”, anche se qualcuno ha ricordato anche i sorrisi di “Arnold” Simplicio.
Dal derby tutti si aspettano che la Roma “giochi da Roma” e che il mister faccia giocare Totti. Forse un sogno, ma il derby è anche questo.
“Il derby non è una guerra. Ricordate che tutti abbiamo amici sull’altra sponda. Non rinnegateli in questa settimana”. Z. Zeman
Emanuele Giubilei
This post was last modified on 4 Dicembre 2016
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