Ciao Frank, benvenuto Peter: l’Ajax e l’Eredivisie dopo De Boer

Nella settimana che ha visto il suo momento clou con l’esonero, forse prematuro e immeritato, di Frank de Boer, dare un’occhiata a cosa sta succedendo nell’Eredivisie, il massimo campionato olandese.

Iniziamo dall’Ajax, squadra che De Boer ha lasciato lo scorso maggio, dopo la cocente delusione del campionato perso all’ultima giornata a causa del pareggio contro il De Graafschap: i lancieri, che sono storicamente una delle squadre più titolate al mondo, hanno l’obiettivo minimo di vincere il campionato. Nonostante un inizio un po’ sottotono, condito dall’eliminazione in Champions League avvenuta per mano del Rostov, ora l’Ajax è tornata ad essere quella macchina da guerra che, insieme al PSV, lotterà fino all’ultima giornata per il successo finale.

Buona parte del merito spetta certamente a Peter Bosz, che ha preso una squadra che ha mancato per un soffio il suo quinto titolo in 6 anni e ha perso anche Arkadiusz Milik e le ha infuso nuovi stimoli e un nuovo gioco: non va dimenticato che il mister, lo scorso anno, era al quinto posto dell’Eredivisie con il Vitesse, squadra non certo di primissimo piano.

Peter Bosz
Peter Bosz

Il 4-3-3 di Bosz vede interpreti dotati di un tasso tecnico notevole: tra i pali il giovane camerunense Onana, che deve sopperire al lungo infortunio di Tim Krul il portiere pararigori per eccellenza; da destra a sinistra Veltman, Davinson Sanchez (acquistato dall’Atlético Nacional, squadra colombiana che ha vinto la Copa Libertadores quest’anno), Riedewald e Dijks; a centrocampo il nuovo acquisto Ziyech, preso dal Twente per 11 milioni di euro, viene affiancato dal solito Lasse Schone, da anni ormai garanzia sia dei biancorossi che della nazionale danese e dal capitano Davy Klaassen, 23enne tutto fare che ha già messo a segno 6 reti in campionato; il tridente offensivo vede a destra Bertrand Traoré, attaccante del Burkina Faso mandato in prestito dal Chelsea, a sinistra Amin Younes, voluto lo scorso anno da De Boer e al centro Kasper Dolberg, promosso quest’anno in prima squadra e subito importantissimo per Bosz, nonostante la giovanissima età di 19 anni.

Klaassen, il miglior marcatore dell'Ajax
Klaassen, il miglior marcatore dell’Ajax

Come già detto, la rivale numero uno per mezzi e per attitudine, il PSV (che ha vinto gli ultimi due campionati) è la rivale numero uno per l’Ajax: sarebbe strano se così non fosse, dato che, guardando un dato puramente economico, la prima squadra per valore di mercato è appunto l’Ajax a 128 milioni di euro, al secondo segue il PSV con 112. La terza è il Feyenoord, con 78 milioni; lontana anni luce dall’Ajax si direbbe. Ma il calcio è un gioco stranissimo e a cui spesso piace prendersi beffe dei potenti, basti vedere cosa hanno vissuto i cugini inglesi lo scorso anno…

Il Feyenoord, una delle tre grandi d’Olanda, è infatti momentaneamente primo in classifica, con 29 punti, distanziando di tre lunghezze l’Ajax e di cinque il PSV. La squadra di Rotterdam, allenata dal notissimo Giovanni van Bronckhorst e trascinata dall’attuale capocannoniere Nicolai Jorgensen non solo è l’unica ancora imbattuta in Eredivisie, ma sta incantando tutti col suo gioco concreto che però non rinuncia allo spettacolo: 10 vittorie consecutive nelle prime 10 partite, con 25 gol fatti e solo 3 subiti fanno capire che Kuyt e compagni (tra cui l’italo-brasiliano Botteghin) saranno un osso duro per tutti.

Kuyt e Van Bronckhorst durante un allenamento
Kuyt e Van Bronckhorst durante un allenamento

Il PSV di Philippe Cocu invece deve ancora ingranare del tutto: le cessioni di Bruma al Wolfsburg e di van Ginkel tornato al Chelsea dopo il prestito non sono state rimpiazzate adeguatamente da Schwaab (Stoccarda) e Ritzmeier (NEC); inoltre la squadra risente della stanchezza di un girone di Champions veramente proibitivo, contro Atlético Madrid, Bayern Monaco e il Rostov che ha già eliminato l’Ajax e che potrebbe fare uno scherzetto anche al PSV, qualora al Philips Stadion gli olandesi non riescano a vincere.

Un Cocu perplesso
Un Cocu perplesso

Al livello delle tre solite, quest’anno, c’è un Heerenveen che sta veramente divertendo e sorprendendo, come le capita spesso di fare nell’ultimo ventennio. La squadra della Frisia, dopo il passo indietro di Foppe de Haan, storico allenatore tornato ad essere “solo” responsabile del settore giovanile, ha trovato in Jurgen Streppel un sostituto autorevole capace di portare un gruppo di giocatori semisconosciuti ad avere un rendimento non lontano da quello di PSV e Ajax.

Sam Larsson, uno dei migliori giocatori dell'Heereveen
Sam Larsson, uno dei migliori giocatori dell’Heereveen

Chi si aggiudicherà il titolo? Chi sarà, tra Bosz, Cocu e van Brockhorst il “nuovo” De Boer? Domande a cui solo il tempo potrà dare risposte.

Gestione cookie