Chi pensa che i nickname delle squadre siano un’esclusiva inglese, appartenente soltanto alla Premier League e alle sue serie minori, è destinato a rimanere deluso. Se in Italia questa abitudine non è certo molto diffusa – le squadre vengono spesso chiamate con il loro nome o con quello dei colori della loro divisa – ecco che in Spagna è forte la tradizione del soprannome, con club che presentano nickname bizzarri, fantasiosi, quasi musicali, mantenendo comunque vivo il legame con la storia e le tradizioni. Non poteva perciò mancare in un paese caldo e colorato come la Spagna, dove è anche la lingua una delle principali attrazioni, la spontaneità e l’imprevedibilità del soprannome. Prepariamoci dunque ad entrare nella sala e gustarci lo spettacolo variegatissimo della Liga spagnola.
ATHLETIC BILBAO, LOS LEONES – Mai retrocesso in Segunda Division e tesserando soltanto giocatori baschi, l’Athletic Bilbao è una delle realtà più longeve del campionato spagnolo. Il soprannome ‘Los Leones’ si rifà a San Mames, conosciuto in Italia come Mamante, santo molto venerato nella città di Bilbao. La storia che dà origine al soprannome è molto curiosa: Mames era un martire religioso che, a causa della persecuzione cristiana, fu sottoposto a varie torture, fino ad essere condotto dai romani al circo per essere divorato dai leoni. Qui però le creature si rifiutarono di mangiarlo, sedendosi addirittura ai suoi piedi. Da quel momento in poi i leoni furono sempre associati al santo, e la città di Bilbao, molto legata al culto di Mames, scelse il soprannome ‘Leones’ per i giocatori del club.
ATLETICO MADRID, COLCHONEROS – Tra le squadre più forti in Europa, l’Atletico Madrid è conosciuto con il nickname di ‘Colchoneros’, letteralmente Materassai, che deriva dal periodo post guerra civile, che colpì la Spagna dal 1936 al 1939. In quegli anni i materassi erano ricoperti da panni con strisce bianche e rosse, colori analoghi a quelli dell’uniforme della squadra tanto che gli avversari iniziarono a chiamare il club con l’appellativo proprio di ‘Colchoneros’.
EIBAR, ARMEROS – Eibar è una delle città che meglio rappresenta il panorama industriale del nord della Spagna. La squadra è conosciuta con il soprannome di ‘Armeros’ (Armaioli) proprio perché sin dal XV secolo la produzione di ferro e metallo, finalizzata alla produzione di armi da fuoco, si stabilì proprio in questa città. L’industria delle armi di allora poteva contare di 1149 “armeros” su una popolazione di soli 6593 abitanti. Oggi, scomparsa la produzione di armi, è rimasta comunque viva la tradizione dell’utilizzo del ferro e dell’acciaio per varie decorazioni che rappresentano l’attrazione principale della città.
MALAGA, BOQUERONES –Memorabile è stata la stagione 2012-2013 che ha visto il club raggiungere una qualificazione storica in Champions League. La città di Malaga è certamente una delle più turistiche della Spagna, popolata soprattutto da spiagge, tanto sole e una cucina a base esclusivamente di pesce. Ed è proprio un pesce a caratterizzare il luogo e a fungere da simbolo della città: l’acciuga. Non sarà dunque un caso se il club è noto con il nome di ‘Boquerones’, acciughe appunto.
REAL MADRID, MERENGUES – Con un palmarès che conta ben 11 Champions League, il Real Madrid è il club che vanta il primato assoluto in questa competizione. Fra le squadre più forti al mondo, uno dei primi soprannomi dei madrileni è ‘Galacticos’ (Galattici), in virtù della presenza di tante stelle all’interno della rosa. Il vero nickname del club, tuttavia, richiama in maniera emblematica il mondo gastronomico della Spagna, già noto per la grande tradizione nella pesca. Giocatori e tifosi sono conosciuti con il soprannome di ‘Merengues’ (Meringhe) in riferimento al colore bianco delle divise da gioco. Fu il giornalista Matías Prats Cañete a rendere popolare il nickname, confrontando e paragonando il colore bianco dell’uniforme del Real con quello delle meringhe, tipico dolce a base di albume di uova e zucchero a velo.
SEVILLA, PALANGANAS – Detentrice delle ultime tre edizioni dell’Europa League, il Siviglia ha una grande e vincente tradizione nell’ambito delle coppe europee. Oltre al soprannome ‘Sevillastas’, giocatori e tifosi sono conosciuti come ‘Palanganas’ (Bacinelle). La storia dietro questo soprannome sembra quasi surreale: intorno agli inizi del Novecento, il Siviglia era interessato ad un giovane calciatore promettente di umili origini (proveniva da una famiglia operaia). Una volta acquistato il calciatore, alcuni soci del club, in disaccordo per il suo arrivo in quanto conservavano gelosamente le origini nobili del club, decisero di staccarsi e fondare una nuova squadra, il Real Betis. Stabilirono infine di regalare ai loro ex soci una palangana, bacinella appunto, da riempire con le lacrime ogni qual volta il Betis avesse trionfato nel derby.
VALENCIA, ELS CHE – Si è detto sempre che i soprannomi rispecchiano le tradizioni e la storia di una città o di un popolo. Il nickname del Valencia, uno dei club maggiormente vincenti in Spagna con 15 titoli nazionali, evidenzia benissimo quanto detto. Il soprannome ‘Els Che’ deriva dal frequente uso dei valenciani dell’intercalare ‘Che’, molto comune in questa regione e nelle conversazioni della gente. E’ dunque il linguaggio, simbolo per eccellenza di un popolo, a muovere, in questo caso, l’idea del soprannome.
VILLAREAL, EL SUBMARINO AMARILLO – Lingua, cibo, animali, dolci e anche musica: sono questi i punti di appoggio principali dove si aggrappano i vari nickname spagnoli. Si parla di musica non a caso: il Villareal, che vanta soltanto due coppe intertoto nel suo palmarès, è conosciuto con il nome di ‘El Submarino Amarillo’ (il Sottomarino Giallo), in riferimento alla celebre canzone dei Beatles “Yellow Submarine”. Infatti ,nel 1967, la promozione della squadra nella Terzera Division venne celebrata con la canzone dei Beatles, sulla cresta dell’onda in quegli anni, riadattata però nella versione dei Los Mustang. Da quel momento, in coincidenza anche con i colori sociali del club, il Villareal ha assunto quel nickname.
E cosi anche questo breve viaggio fra le bellezze e i “topoi” della Spagna, racchiusi sapientemente dai soprannomi, è giunto al termine. Nel prossimo episodio faremo un salto nei restanti campionati europei, evidenziando le squadre con i nickname più spettacolari.
This post was last modified on 1 Ottobre 2016