Dicono che la fortuna sia il fattore principale che aiuta a diventare grandi, per i perdenti invece è solo una scusa, ma poi ci sono uomini che vanno al di là di questi ideali e che sognano solo con il duro lavoro, con il sacrificio e con la voglia matta di diventare grandi. La storia di Andrés Onana è la storia di un ragazzo nato il 21 Aprile del 1996 a Nkol Ngok, una città semisconosciuta del Camerun,dove la guerra e la fame sono all’ordine del giorno, ma non per questo non è vero che non ci siano uomini o donne che vogliono realizzare i propri sogni. Per Andrés entrare nell’accademia fondata da Samuel Eto’o, noto e importante giocatore camerunese di tutto il panorama mondiale, significa opportunità e lui la sfrutterà al meglio. Infatti,nel 2010 entrerà nel centro di formazione del Barcellona, quella della Masia, noto per aver formato giocatori dal calibro di Pique, i talentuosi Xavi e Iniesta e il plurititolato pallone d’oro Lionel Messi.
Nel suo quinquennio al Barcellona cresce notevolmente: le sue prestazioni non fanno che aumentare il suo potenziale e il suo valore e nella competizione europea dedicata ai giovani della primavera, la Uefa Youth League, che incomincia a scrivere il suo destino. Contro l’Ajax gioca una delle partite più belle, il club olandese si innamorerà subito del camerunese e a Gennaio lo porteranno subito ad Amsterdam. Le incredibili e curiose storie di calciomercato parlano di una trattativa altroché semplice: si racconta di un Andoni Zubizarreta, ds del Barcellona, stizzito per un comportamento irrispettoso verso il club blaugrana ma che alla fine il tutto si risolve con Onana che passerà al Ajax per una cifra pari a €150.000 che corrisponde ad una sorta di premio formazione del club spagnolo.
Onana è un portiere dalla strabiglianti caratteristiche: le doti che ha nella rapidità e reattività lo esaltano sopratutto negli interventi alti e la sua bravura con i piedi lo spingono ad effettuare, in molte situazioni, interventi stile portiere di calcetto. La sua tempistica nell’effettuare parate è caratterizzata anche dai sui 187 cm di altezza che costringono, molto spesso, gli attaccanti, che si fiondano verso di lui, ad avere un certo tipo di timore nell’affrontarlo. Andrès non è solo un portiere, ma anche un uomo molto sensibile che è legato tantissimo alla sua terra: nelle interviste rilasciate per i vari mezzi di comunicazione della sua nazione ha sempre espresso l’orgoglio di difendere la porta delle sua gente, senza mai dimenticare la riconoscenza e le iniziative benefiche che realizza per i bambini della sua città, che molto spesso si rendono protagonista di episodi che vanno al di là di una parata o di un semplice pallone. Chissà se potrà ripercorrere, anche solo la metà, la ricchissima e stupenda carriera del re leone, Samuel Eto’o, con un inizio cosi sognare costa poco
Simone Biancofiore
This post was last modified on 27 Settembre 2016
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