Milan – Lazio: salsa rosa. Miscuglio tra ketchup e maionese. Gusto dolce e delicato, piacevole al palato e adeguatissima da abbinare ai gamberetti. Dolcissima così come la partita per il Milan. Faticano un po’ all’inizio i giocatori di Montella: la maionese e il ketchup si mescolano a fatica. La Lazio occupa meglio il campo e ha un paio di buone occasioni. Poi però le due salse si miscelano alla perfezione e Bacca puccia il primo gamberetto di serata. Da lì è praticamente solo Milan. La Lazio sparisce, un po’ come il rosso del ketchup nel miscuglio. Niang poi su rigore rende la serata ancora più dolce e piacevole per i tifosi. E per Montella. L’unica punta di acidità dovuta al ketchup il Milan la sente quando Immobile all’ultimo secondo ha la palla per segnare. Ma fortunatamente sbaglia e Donnarumma può festeggiare due partite di imbattibilità. 2 come i gamberetti in salsa rosa che il Milan rifila alla Lazio…
Juventus – Cagliari: maionese. Semplice, poco impegnativa. La maionese è una salsa per niente difficile da preparare, tanto che ognuno può farsela in casa. E la Juve in casa si è fatta il Cagliari in 40 minuti: prima Rugani con un tap-in vincente dopo la respinta di Storari su una girata di Higuain, poi lo stesso Higuain e infine Dani Alves. Ah, anche Lemina nel secondo tempo mette la sua firma sul tabellino (in realtà autorete di Ceppitelli). 4 spruzzatine di maionese sul Cagliari e il piatto è stato digerito con gusto dai bianconeri.
Empoli – Inter: chimichurri. Il chimichurri è una salsa tipica Argentina usata per marinare la carne prima della cottura alla griglia. La storia del chimichurri è particolare. Si pensa che il termine “chimichurri” sia il risultato della spagnolizzazione di una frase inglese “give me curry”, ossia “passami il curry”. Infatti come il curry, la chimichurri è una miscela di spezie ed erbe aromatiche con cui insaporire la carne. Adatta alle classiche grigliate in compagnia. E a proposito di argentini, Mauro Icardi è l’uomo del momento per l’Inter. 2 gol nei primi 17 minuti, prima grazie all’assist di Candreva poi grazie a Joao Mario, le due nuovi “carni” interiste arrivate nel mercato estivo. Anche se l’Empoli ha le occasioni per accorciare, i toscani non riesco a perforare la “bistecca” Handanovic, che mantiene la porta inviolata
Genoa – Napoli: wasabi. Scelta un po’ particolare. Una tra le salse giapponesi più conosciute al mondo. Il nome significa letteralmente “rosa di montagna”. Per chi non la conoscesse è una salsa estremamente piccante. Va mangiato con moderazione, a piccole dosi, altrimenti può causare una sensazione molto dolorosa alle narici e può indurre la lacrimazione. Esattamente un po’ come la partita a Marassi. Per l’amor di Dio, il match non ha indotto alla lacrimazione, anzi tutt’altro. La partita è stata piacevolissima. Intensa e ritmo alto, come tutti i Genoa – Napoli. E ogni tanto si accendeva. Proprio come il wasabi. Un cucchiaino ti “accende” il palato e ti lascia il gusto in bocca per un po’ di tempo. E quando senti che sta per svanire l’effetto della salsa, via un altro cucchiaio! Esattamente la stessa cosa che è successa stasera: un’occasione da gol per una squadra e poi subito un’occasione da gol anche per l’altra squadra. È stata una partita così, sempre ben giocata e che ogni tanto si accendeva con le squadre che alternativamente creavano un’occasione da gol. Alla fine non l’ha spuntata nessuno e la partita è terminata a reti bianche.
Roma – Crotone: ketchup in una bottiglia quasi finita. Salsa che piace a tutti. Perché però abbiamo specificato in una bottiglia quasi vuota? Perché il ketchup in una bottiglia quasi finita ci mette un po’ a scendere, ma quando scende ne viene giù molto, ad imbrattare il piatto (è capitato a tutti almeno una volta nella vita). Così la partita. Ci mette un po’ a decollare la Roma, ma poi segna due gol in pochissimo tempo. Prima El Shaarawy, complice una deviazione sciagurata del difendente crotonese, poi Salah con un sinistro potentissimo sotto la traversa. Gusto acidulo la salsa di pomodoro e aceto che si sposa benissimo con patatine e hamburger. Gusto acidissimo per il Crotone la partita. Perché nel secondo tempo si aggiunge ai marcatori anche Dzeko che prima con un gran pallonetto su assist illuminante di Totti uccella Cordaz, poi segna anche la doppietta grazie all’assist di Salah. Come se non bastasse, Palladino si fa parare il rigore da Szczęsny. Spalletti si mangia l'”hamburger” Crotone e le patatine di contorno. E pulisce il piatto.
Udinese – Fiorentina: tabasco. Salsa piccante che infuoca il palato. Partita altrettanto piccante, con occasioni per ambo le squadre. La Fiorentina tiene il pallino del gioco, ma le occasioni migliori le ha l’Udinese soprattutto nel primo tempo: prima con Badu (ribattuto), poi però Zapata, sul filo del fuorigioco, riesce a buttarla in rete da dentro l’area con un diagonale che spiazza Tatarusanu. Poco dopo però Babacar segna con un gran colpo di tacco e rende nuovamente piccante la partita riportando il risultato in parità. Ma è ancora Danilo che “infuoca” la Dacia Arena e riporta avanti i friulani a fine primo tempo. Ad inizio secondo tempo ci pensa Bernardeschi su rigore a far tornare la partita in parità. Dopo ci sono varie occasioni ma il pareggio è il gust…ehm il risultato giusto.
This post was last modified on 22 Settembre 2016
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