Ogni sogno, obbiettivo o progetto, ha il suo valore che è inestimabile, e nessuno può permettersi di denigrarlo, o metterlo in qualche modo in discussione. Certo, esistono dei sogni che sono condivisi da una quantità maggiore di persone rispetto ad altri. Il sogno di Felice, un ragazzo palermitano, classe 2000, è quello di poter calcare un campo di Serie A un giorno. Starete pensando, e dov’è la novità? Lo abbiamo sognato tutti da piccoli, è vero, però felice non sogna di esordire nella massima serie con uno dei top club, con una delle sette sorelle, quelle che ti portano velocemente la popolarità, che ti consentono di alzare al cielo i trofei, di ottenere i risultati prestigiosi e ti pagano bene. Il sogno di Felice D’Amico è diverso, sarebbe una scelta di cuore, di quelle che ormai sono sempre più rare, ma forse per questo le apprezziamo di più: lui sogna di vestire, un giorno, la maglia della squadra della sua città, della sua squadra del cuore. Felice sogna di giocare con la maglia del Palermo, con la quale sarà difficile forse alzare trofei, ottenere risultati prestigiosi o essere pagato cifre strabilianti, ma per la quale ogni goccia di sudore sarebbe piena di amore per quella squadra.
UNA VITA ROSANERO. D’Amico ha del talento, è innegabile, è uno dei prospetti del calcio giovanile che porta con sé il maggior numero di aspettative e di speranze. Ammirevole è la sua visione di gioco, e delicato il suo tocco di palla. A questo combina anche una sempre viva vena realizzativa. Dietro ogni calciatore, c’è sempre un grande allenatore, e Felice, percorrendo tutta la trafila delle del Palermo calcio, ne avrà incontrati tanti, ma ha sicuramente preso di più da mister Giuseppe Tumminia, definito come un esempio dal ragazzo.
SEMPRE DECISIVO. Spesso si dice che nel calcio giovanile i risultati sono secondari, e la priorità deve essere la crescita dei ragazzi, senza dare loro delle pressioni legate agli obbiettivi, ma anche se così non fosse, i numeri di Felice, in questa stagione, potrebbero presentare da sé il talento di cui stiamo parlando: quattro reti nelle prime tre giornate nel campionato Allievi Nazionali A e B 2016/2017, che hanno contribuito alla conquista di due vittorie ed un pareggio per la squadra rosanero. L’umiltà però è un tratto dominante di questa promessa siciliana: tanta voglia di lavorare, di mettersi a disposizione della squadra per Felice, che non si monta la testa e resta con i piedi per terra.
IL FARO NEYMAR. Il suo idolo è Neymar da
This post was last modified on 21 Settembre 2016 11:00
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