9000 tifosi che si aggiungono al torpedone pre-partita direzione stadio. 9000 persone in più nel ruggito infernale di Anfield. 9000 voci che si aggiungono al coro: “You’ll Never Walk Alone”. Il Liverpool questo sabato ha dato il calcio d’inizio a una nuova era con l’inaugurazione dello splendente, nuovo Anfield: modernizzato, ampliato, tirato a lucido per l’esordio stagionale, con la Main Stand che ora si erge maestosa su un lato del rettangolo verde. I lavori per l’ampliamento dello stadio, cominciati il dicembre scorso, hanno portato 9000 posti in più, aumentando la capienza totale da 45mila a più di 54mila persone. E in un weekend di Premier caratterizzato dall’immagine simbolica del derby di Manchester (più che una mera partita, uno scontro di filosofie sia a livello di club che di allenatore) gli “star performers” sono stati proprio i rossi della Merseyside. Aiutati, senz’altro, dal nuovo e suggestivo ambiente di casa: prima le squadre ospiti erano intimorite dall’atmosfera creata dai 45mila di Anfield, ora sicuramente avranno qualche problema in più. Ma come fa uno stadio a incidere così tanto sulla performance di una squadra? E, concentrandoci su questa stagione, il Liverpool può ambire a sogni di gloria?
Cominciamo col dire che i lavori per il nuovo Anfield non hanno solo portato nuovi posti, bensì hanno creato un’atmosfera che porta i tifosi più vicino ai giocatori. Non solo in termini di distanza dal campo di gioco, perchè anche l’occupante del seggiolino più alto della Main Stand riesce a percepire la stupenda esperienza dell’assistere a una partita del Liverpool. Intorno ad Anfield Road sono stati costruiti nuovi parcheggi gratuiti, piste ciclabili, vie pedonali e stazioni per i taxi. Lo storico cartello “This is Anfield” è stato cambiato. Tutta la facciata principale dello stadio è stata ricostruita, nuove attività commerciali hanno preso vita, lo store è stato completamente rinnovato e gli introiti derivanti dall’ampliamento aiuteranno il club a crescere sempre di più.
Cosa vuol dire giocare davanti a 50mila di loro? Chiedetelo ad Adam Lallana, sabato autore non solo di un gol magnifico ma anche di un record stagionale: ha corso 13.3 chilometri in 90 minuti, più di ogni altro giocatore della Premier da inizio stagione. Sicuramente, parte di quella motivazione che lo ha spinto a correre ininterrottamente è arrivata dagli incitamenti dei suoi tifosi. Oppure a Sadio Mané, acquisto estivo, che dopo la partita ha detto “Sono contento perché abbiamo avuto un tifo incredibile: i tifosi hanno avuto un impatto magnifico sulla nostra vittoria. Ho sentito il loro amore”. O ancora a Jurgen Klopp, che giovedì scorso ha portato i suoi ragazzi ad allenarsi proprio ad Anfield, perché temeva che il giorno della partita i giocatori si scioccassero dalla grandezza e maestosità della nuova Main Stand. Proprio così, il coach tedesco ha voluto far abituare i suoi giocatori sin da subito all’atmosfera del nuovo stadio. Come se si giocasse in trasferta. Solo che al posto dei tifosi avversari, ce n’erano 50mila pronti a spingere i suoi ragazzi alla vittoria.
E infatti vittoria è stata. Secca, larga, rampante. 4 gol al Leicester campione, un attacco atomico e una difesa che ha retto tutta la partita, eccezion fatta per l’errore di Lucas Leiva che ha propiziato il gol di Vardy. Sono proprio attacco e difesa la croce e delizia dei Reds: attacco migliore della Premier nel 2016 con 50 gol segnati, ma difesa che spesso sbanda. È quest’ultima, insieme alla continuità, l’unico problema di Klopp nella corsa al titolo. Perché adesso, col nuovo stadio, i presupposti per entrare nell’orbita della top 4 ci sono tutti: ci sono giocatori forti, coach con mentalità vincente e tifosi pronti a dare l’anima per la squadra. E non ci sono neanche impegni europei da affrontare, cosa che l’anno scorso ha aiutato molto il Leicester nei confronti delle altre contendenti al titolo. Ma il Liverpool continua a non vincere una Premier League e in Inghilterra ciò sta diventando soggetto di ilarità nei tifosi avversari e di fastidio nei supporter di Anfield Road. Chissà che il nuovo stadio non spinga i giocatori a confini dove, nell’era moderna della Premier, mai nessun giocatore dei Reds è riuscito ad arrivare: quel trofeo argentato tanto desiderato.
Tommaso Fiore
This post was last modified on 13 Settembre 2016
Milan, in occasione dell'attuale calciomercato in corso, sono decisive per l'accordo con il giocatore e…
In occasione dell'attuale calciomercato invernale, il Napoli è pronto a fare dei colpi, ma attenzione…
Via Conceicao e dentro il suo erede, dopo le enormi difficoltà avute dal club da…
L'esonero che scatta porta alla decisione in panchina, su quanto accadrà con Sarri e Allegri…
L'infortunio dopo il Napoli, complica le cose per l'Atalanta, con i possibili tempi di recupero…
È finita l'Era Ancelotti, il Regno di Re Carlo giunge al termine, come rivelato e…