Mauro Icardi, un cammino nel segno del goal

Ultimo aggiornamento 12 Settembre 2016 18:01 di admin

Personalità. Tatuaggi. Lusso. Wanda. Gol. Se fossimo al gioco finale di un famoso quiz show, la parola chiave sarebbe senza dubbio Icardi.

ICARDI, VIAGGIO VERSO IL GOAL

mauro-icardi-barcellonaMauro Icardi nasce a Rosario (Argentina) il 19 febbraio 1993, tira i primi calci ad un pallone (buttandola sempre dentro) all’età di cinque anni nel Club Infantil Sarratea, piccola squadra della zona Nord di Rosario. Ma nel 2002 la crisi economica in Argentina spinge la sua famiglia, in stile Santiago Munez nel film “Goal”, a scappare in Spagna. Più precisamente nelle Canarie, comune di Las Palmas.

Reclutato dal Vecindario segna 384 gol in sei anni e conquista una telefonata, LA telefonata. Nel 2008 passa al Barcellona B dove in due anni segna 38 reti, non riesce però a conquistare l’allora allenatore Guardiola, che non gli permette di debuttare in prima squadra. Nel 2011, la Sampdoria si fionda su questo giovane talento e la scelta si rivela azzeccatissima. Prima stagione in prestito (capocannoniere della primavera e debutto con gol in Serie B), successivo riscatto per 300.000 euro e seconda stagione impreziosita dal gol nel derby e dalle reti alla Juventus sia all’andata che al ritorno.

Passa all’Inter per 13 milioni di euro. In tre anni realizza 47 reti, vince una classifica marcatori, diventa il più giovane straniero ad aver realizzato 50 reti in A, diventa capitano dei nerazzurri quintuplicando il suo valore di mercato.

UOMO, NON RAGAZZO

wanda-nara-and-mauro-icardiMa Mauro Icardi è molto più della sua storia. Molto più dei suoi tweet, dei suoi tatuaggi, della sua Lambo personalizzata. Molto più della sua turbolenta storia d’amore con Wanda Nara (oggi sua procuratrice).
Mauro Icardi è un uomo di 23 anni. Sì, uomo e non ragazzo. Uomo perché, alla sua età, riesce ad essere leader e Capitano di uno dei Club più grandi in Italia e nel mondo. Uomo perché marito e padre acquisito di tre figli, che aggiunti ai suoi due (Wanda Nara è incinta), lo porta a quota cinque.

Uomo perché se anche in smoking bianco, con il suo Audemars Piguet e l’Hammer color oro parcheggiata, in campo resta umile, combatte come un leone, scava nel fango più sporco pur di raggiungere l’obiettivo. Col Pescare ne abbiamo avuto ancora una volta la prova: Inter sotto 0-1 , minuto 77, di testa firma il pari. Allo scadere, con l’ultimo possesso stile basket, ci pensa lui. Nel momento più importante, l’uomo più importante. Pescara – Icardi 1-2

Maurito è personalità. Dote indispensabile per uomini e calciatori. Di strada ne ha fatta e continuerà a farne. Con la sua Lambo e la sua Wanda, ma con la fame del cannibale che gli permetterà sempre di rispondere a chi non lo ama.

A modo suo: facendo gol.

Keivan Musa


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