Ultimo aggiornamento 22 Giugno 2016 15:58 di admin
Erano dati per spacciati. Erano i sicuramente ultimi. Erano quelli che avrebbero dovuto raccogliere la palla nella rete una decina di volte. Erano quelli che sarebbero usciti prima ancora di iniziare l’Europeo. Questo era il profilo dell’Irlanda del Nord, prima di iniziare la manifestazione. Ma il calcio conosce regole che la ragione non conosce, e sta di fatto che la piccola nazionale britannica non solo è ancora in corsa per il passaggio del turno, ma ha subito solo un gol contro la Polonia, segnandone invece ben due sotto la grandine di Lione a un’Ucraina già eliminata.
La sfida contro la Germania di oggi diventa, dunque, fondamentale per i nordirlandesi: se infatti i tre punti potrebbero anche bastare per qualificarsi agli ottavi, è importante mantenere una differenza reti positiva in modo da essere sicuri di non patire un’eliminazione per colpa di una goleada. Certo l’avversario non è dei più semplici, trattandosi della Germania campione del mondo in carica, obbligata a vincere per non venire superata dalla Polonia, impegnata nel delicato scontro contro gli ucraini.
La Germania schiera una parata di stelle internazionali: Neuer tra i pali, difesa a quattro con Kimmich, Boateng, Hummels ed Hector, due sulla mediana (Khedira e Kroos), folta linea di trequartisti, con Ozil, Muller e Gotze. Unica punta Gomez.
L’Irlanda del Nord risponde con gli undici che hanno compiuto il miracolo contro l’Ucraina. 4-5-1 con McGovern in porta, Hughes, McAuley, Cathcart ed Evans in difesa, Ward e Dallas sulle fasce con Evans, capitan Davis e Norwood al centro e Washington lasciato unica punta, nella speranza di una qualche ripartenza che veda scoperta la Germania.
Il muro verde dei tifosi nordirlandesi (che ha conquistato la simpatia del pubblico mondiale, coi loro cori incentrati sopratutto sul numero 9 Grigg, in panchina) soffre già nel primo quarto d’ora: le occasioni più ghiotte capitano a Muller e Gotze, che però incrociano sulla loro strada un McGovern in stato di grazia.
Al 22° è la coppia Gomez-Muller a confezionare un’azione bellissima, ma il diagonale del trequartista del Bayern Monaco esce di un soffio al di là del secondo palo. Muller, a caccia del suo primo gol a un europeo, sfiora il vantaggio con un colpo di testa al 26°, che però finisce fuori.
Al 29°, dopo un assalto continuo, è la Germania a passare in vantaggio: Ozil serve Gomez, che becca Muller con un passaggio preciso. L’asso bavarese si porta a spasso la difesa, McGovern compreso, e scarica ancora per la punta ex-Fiorentina, che non deve far altro che metterla in rete. 1-0 per la Mannschaft.
La Germania non sembra intenzionata a fermarsi: al 34° Muller centra l’incrocio dei pali a McGovern battuto. E’ sul successivo calcio d’angolo che Khedira cerca il raddoppio ma trova una schiera di difensori in maglia verde a impedire il tracollo. Ma l’Irlanda del Nord soffre veramente troppo.
Solo il fischio di fine primo tempo mette un freno all’offensiva tedesca, lasciando il risultato sull’1-0 che basta alla Germania per essere la prima del girone e all’Irlanda per stare momentaneamente tra le quattro migliori terze.
Il secondo tempo procede sulla falsariga del primo: Germania che attacca a testa bassa, Irlanda del Nord che spera di non prenderle. Nei primissimi minuti il piano regge, anche grazie a qualche altra parata di McGovern, ma in generale la sensazione è che l’Irlanda del Nord non abbia veramente le forze di reagire a questa Germania.
Alla notizia del gol della Polonia al 55°, Davis prova a reagire, portando avanti una galoppata fino all’area avversaria, ma poi Boateng risolve prima che il capitano nordirlandese possa tentare il tiro. Ne consegue l’ennesima parata decisiva di McGovern (migliore in campo) su un tiraccio di Khedira.
Ma l’Irlanda del Nord prende finalmente campo, e con un calcio d’angolo sfiora il gol con la deviazione di testa di Evans, che conquista un altro angolo, stavolta infruttuoso.
La fase centrale del secondo tempo vede una partita meno intensa (se non per qualche combinazione tra Hector e Gomez): probabilmente la sicurezza del primo posto ha via via tranquillizzato i tedeschi. La Polonia dovrebbe infatti vincere con tre gol di scarto sull’Ucraina per essere la vincitrice del girone.
Nel torpore generale, all’81° McGovern regala un’altra perla: cross perfetto di Kimmich, colpo di testa di Gomez precisa verso la porta, ma anticipato dalla manona del portiere in verde (verde pastello per l’esattezza), che devia in angolo.
E’ l’ultima emozione della partita: la Germania porta a casa una prevedibile vittoria, pur non essendo la schiacciasassi che ci si aspettava alla vigilia. Una partita tecnicamente perfetta (percentuale di passaggi corretti intorno al 90% e almeno 5-6 nitidissime occasioni da gol. Mostruosi, poco da dire.
L’Irlanda del Nord, con caparbietà, chiude il girone con i preziosissimi tre punti strappati all’Ucraina, due gol fatti e due gol subiti, che la mettono alle spalle della Slovacchia (4 punti) ma davanti all’Albania nella classifica delle terze classificate. Solo una vittoria (curiosamente) dell’Irlanda alle 18 di domani potrebbe eliminare i nordirlandesi, che possono comunque festeggiare un ottimo europeo.