E’ una partita da dentro o fuori, quella che viene giocata a Bordeaux. Da una parte il Belgio, la grande favorita del girone e una delle più attese in generale del torneo, che incappando nella sconfitta per 2-0 contro gli Azzurri è ora obbligata a vincere; dall’altra l’Irlanda, che aveva già sorpreso pareggiando (venendo recuperata) contro la Svezia. E’ poco più di un sogno, quello degli irlandesi, di superare la fase a gironi.
Ma mai come quest’anno i sogni possono diventare realtà, e allora l’Irlanda prova a bloccare i belgi con un 4-4-1-1 con Randolph tra i pali, Coleman, O’Shea, Clark e Ward in difesa, Hendrick, Whelan, McCarthy e Bardy a centrocampo con Hoolahan sulla trequarti dietro a Shane Long. Ancora panchina per Robbie Keane.
Il Belgio invece effettua pochi cambi rispetto alla partita con l’Italia, schierando Courtois in porta, Meunier, Alderweireld, Vermaelen e Vertonghen in difesa, Dembélé e Witsel a centrocampo, alle spalle di Carrasco, De Bruyne e Hazard, nonché di Lukaku che agisce da prima punta.
La prima metà del primo tempo è molto noiosa, con un Belgio che domina nel possesso palla ma non riesce mai a trovare la via per il tiro in porta, se non qualche folata offensiva di Carrasco e Alderweireld. E’ al 25° che l’Irlanda trema, con Carrasco che anticipa i due centrali irlandesi e con un pallonetto in acrobazia centra la traversa, per poi ribadire in rete; ma l’attaccante dell’Atlético Madrid era in posizione di fuorigioco e quindi si rimane sullo 0-0.
Al 36° bel gesto tecnico di Meunier, che prova il tiro con una rovesciata, ma viene anticipato (da un suo compagno) e la palla esce. Ultimo brivido del primo tempo, al 41°, quando una deviazione di testa di Alderweireld si avvia lenta sul secondo palo, ma c’è li Hoolahan che libera.
Si va all’intervallo sullo 0-0, ma con l’Irlanda che trova si e no un tiro in porta in 45 minuti. Il Belgio, nonostante un possesso palla superiore al 60%, nonostante 9 tiri, non trova il gol o lo spunto vincente. Lukaku il più deludente della prima frazione, dal momento che non è riuscito a fare un tiro in porta nonostante ben 23 cross verso il centro dell’area.
Curiosamente, dopo due minuti dalla ripresa, è Lukaku a piazzare il gol del vantaggio belga, nell’unica situazione di difesa scoperta per l’Irlanda. Gli irlandesi non riescono a trovare una spinta offensiva, e continuano a soffrire anche per i minuti successivi. Unico spunto, al 53° chiedono un calcio di rigore per un fallo di mano da parte di un difensore belga, ma si prosegue.
Dopo una bella fucilata di Witsel, al 55°, entra Nainggolan, per dare forza al centrocampo belga in vista di un finale coriaceo da parte degli irlandesi. Che infatti comincia a giocare dal momento che il Belgio ha rallentato la manovra: dopo una bella geometria di Hoolahan (sicuramente il migliore dei suoi) al 58°, l’Irlanda continua a manovrare il pallone, per poi però scoprirsi alle ripartenze belghe.
Il colpo finale dei rossi arriva al 60°, con Witsel che di testa mette in rete un cross perfetto di Meunier, dopo un’azione corale molto bella. Dopo il doppio vantaggio, esce Carrasco, molto fumoso oggi, ed entra Dries Mertens.
Ormai l’Irlanda è con la testa alla delicatissima sfida contro l’Italia, e la punisce ancora Lukaku, che in un contropiede del Belgio viene lasciato solo al centro dell’area e, una volta raccolto il preciso assist di Hazard, piazza un gol tanto semplice quanto decisivo.
Unico momento particolarmente emozionante, al 78°, quando viene buttato nella mischia Robbie Keane, l’idolo dei tifosi irlandesi, nonché uno dei migliori giocatori della nazionale celtica. Quando la partita sembra non avere più niente da dire, all’82° De Bruyne ci ricorda che mancano ancora una decina di minuti e con un colpo tanto veloce quanto preciso tira in porta, ma Randolph para senza troppi problemi.
Ultima emozione di un match che non ha molto da dire. L’unico verdetto che scaturisce dal campo di Bordeaux è che l’Italia è la prima del girone, avendo vinto lo scontro diretto contro il Belgio. La nazionale fiammingo-vallona ora dovrà vedersela contro la Svezia, in uno scontro diretto per il secondo posto del girone, nel quale i grandissimi favoriti rimangono Hazard e compagni. Ancora non è detta l’ultima parola nemmeno per l’Irlanda, che sfiderà gli Azzurri che scenderanno in campo con molte riserve, in vista degli ottavi. E se vale la regola che tra i due litiganti il terzo gode…
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