Quella che si disputa allo stadio Bollaert-Delelis di Lens non è una partita come tante, ma un vero e proprio “derby“, una sfida tra centro e periferia, tra potere e “povertà”, tra gli eredi degli angli e gli eredi dei celti: Galles – Inghilterra rappresenta una sfida tra due nazionali, unite da una corona, divise oggi in campo. Ma sono anche unite e divise nel calcio, dal momento che le squadre gallesi possono iscriversi ai campionati inglesi (come ha fatto lo Swansea di Guidolin e Paloschi), oppure restare nel campionato gallese, di un obiettivamente basso livello tecnico.
Il Galles, reduce da una vittoria importantissima con la Slovacchia, è momentaneamente in testa al girone, con ben due punti di vantaggio su Inghilterra e Russia; cercherà oggi di non perdere, per poi affrontare in tutta tranquillità la sfida contro la Russia, che chiuderà la fase a gironi. Per arginare un’Inghilterra tanto temibile quanto in apprensione, il Galles di mister Coleman schiera un 5-3-2 con alcuni aggiustamenti sulla formazione che è risultata vincente contro la Slovacchia: tra i pali Hennessey, in difesa da destra a sinistra Gunter, Chester, Williams A., Davies e Taylor. A centrocampo gli interni sono Ramsey e Allen, supportati dal mediano Ledley. Chiude la formazione l’attacco con i due marcatori della scorsa partita, Bale e Robson-Kanu.
L’Inghilterra, nonostante il pareggio deludente all’ultimo minuto contro la Russia, mette in campo gli stessi 11 dell’esordio: in un 4-3-3 dunque agiscono Hart, Walker, Cahill, Smalling e Rose, Alli, Dier e Rooney (che invece di perdere i capelli per la posizione “inusuale” li sta mettendo) a supporto del tridente Lallana, Kane e Sterling.
Le armi delle due squadre si assomigliano molto: grandissima fisicità, corsa continua, qualche volta a dispetto del talento (non è il caso di giocatori come Bale, Alli e Rooney), da una parte e dall’altra.
Che la partita è equilibrata lo si capisce dai primi minuti: il Galles cerca sempre di rendersi pericoloso sui calci piazzati, ma la difesa inglese si protegge bene. E’ poi la nazionale dei Tre Leoni a sfiorare il vantaggio con Lallana che mette un bel pallone in mezzo per Sterling, che sciupa spendendo alto il pallone.
Al decimo è Hart a far correre un brivido lungo la schiena dei tifosi britannici, non riuscendo a bloccare una palla alta che ha poi pericolosamente rimbalzato in area di rigore. Ma le emozioni sono veramente poche, almeno nella prima mezz’ora di partita: si sente la tensione e la voglia di non sfigurare davanti al proprio pubblico.
Al 31° l’Inghilterra recrimina per un calcio di rigore, dal momento che sul colpo di testa di Kane un difensore del Galles ha respinto il pallone con una mano: va detto che era in caduta e quindi l’arbitro Brych ha optato per far proseguire, giudicando il tocco come involontario.
L’Inghilterra inizia a prendere piede, riprovando il gol con un colpo di testa di Smalling, su calcio d’angolo. Ma non basta una serie di buone occasione per intimorire il Galles, o meglio per intimorire Bale: sul finire del primo tempo, infatti, Taylor fa una sgroppata verso l’area di rigore avversaria, venendo fermato in maniera irregolare da Rooney. Dal calcio di punizione va Bale che, complice una “papera” di Hart, realizza il gol dell’incredibile vantaggio del Galles sull’Inghilterra.
Roy Hodgson intuisce (e già questa è una notizia) il momento “no” e inserisce Jamie Vardy, eroe del Leicester di Ranieri al posto di Kane. Altro cambio, sempre in attacco, è l’ingresso di Sturridge al posto di Sterling. La speranza è quella di trovare più facilmente il gol, che quest’Inghilterra ha trovato finora solo con la punizione di Dier contro la Russia.
L’Inghilterra cambia decisamente passo e nei primi minuti del secondo tempo prende campo e coraggio, che non rischia più niente di grosso ad eccezione di un tiraccio di Ramsey, parato facilmente da Hart. Ci prova anche Rooney, al 54°, con una bella palla, ben piazzata ma lenta, che viene quindi parata da Hennessey. Ma è l’inizio della ripresa: un bel cross di Sturridge per Cahill, Andy Williams tocca verso il portiere, è lì Jamie Vardy che, in posizione al limite del fuorigioco colpisce. In un tiro c’è tutto: c’è la gioia di uno storico titolo col Leicester, c’è la rabbia per l’esclusione contro la Russia, c’è l’amore per la moglie appena sposata, c’è la riconoscenza a Ranieri per averlo reso l’attaccante del momento. Quando colpisce quella palla, Vardy non può far altro che segnare. Il pallone va prima verso terra e poi schizza in alto, superando Hennessey. E’ il gol del pareggio.
Tra un amaro sorriso di Hodgson, la perplessità di Bale e le proteste della difesa del Galles che vede così sfumare il preziosissimo vantaggio, l’Inghilterra si vede meno fuori da questo europeo, e prende così coraggio. Le occasioni ora per gli inglesi fioccano, e sono i gallesi a sentire il contraccolpo psicologico.
Dopo diverse azioni intraprese da Sturridge, mai andate a buon fine, è il momento di due cambi, uno per formazione: il Galles sostituisce Robson-Kanu per mettere dentro Jonathan Williams, l’uomo che si era procurato la punizione per il gol di Bale contro la Slovacchia; l’Inghilterra toglie Lallana e mette il giovanissimo Rashford, di proprietà del Manchester United.
A dieci minuti dal termine, la partita è apertissima: l’Inghilterra con quattro giocatori dal potenziale offensivo certo, senza dimenticare Dier e Alli che sanno essere pericolosi, prova a manovrare il pallone per regalare qualche altra magia; il Galles ad eccezione del suo gigante Bale e del suo folletto Jonathan Williams prova esclusivamente a portare a casa questo punto, non disdegnando però delle folate offensive per sgambettare i cugini.
Ma quest’Inghilterra è destinata a stupire e lo si vede al 92°: quando ormai sembrava tutto finito, Sturridge recupera un pallone che sembrava ormai perso e supera in velocità l’ultimo difensore dei gallesi, prima di bruciare Hennessey. E’ il 2-1 dell’Inghilterra, che ribalta così il risultato del primo tempo.
L’Inghilterra ora vola in testa al girone, con quattro punti, due persi al 91°, due presi al 92°. La partita contro la Slovacchia potrebbe confermarli primi nel girone, e possibili sfidanti di una terza. Il Galles, ora, non può sbagliare la partita contro la Russia per qualificarsi agli ottavi, magari sperando in un passo falso dell’Inghilterra per andare come primi. Parola ai campi di Saint-Etienne e Tolosa, nella notte di lunedì.
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