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Il talento non basta: l’Inghilterra sbatte contro una coriacea Russia

Dopo gli scontri di ieri sera, dopo la violenza, dopo tante parole è arrivato il momento di far parlare il campo. Inghilterra – Russia, la partita che con ottime probabilità deciderà il primo posto di questo girone B. L’Inghilterra, che non ha mai vinto un Europeo, cerca con questa squadra dal valore tecnico altissimo di centrare il primo successo. La Russia, che ha vinto (con il nome di Unione Sovietica) la prima competizione continentale del 1960, si prepara in vista del Mondiale casalingo, che si giocherà fra due anni.

Le squadre, che saranno arbitrate dall’italiano Rizzoli, seguiranno due stili di gioco completamente diversi: l’Inghilterra giocherà con un 4-3-3 altamente offensivo, che sarà guidato dal tridente Sterling – Kane – Lallana, tenendo in panca Vardy, il bomber del Leicester City. A supporto ci saranno Rooney, Dier e il giovanissimo Alli. In difesa, da destra a sinistra, Walker, Cahill, Smalling e Rose, a proteggere la porta di Joe Hart.

La Russia cercherà di difendersi e di ripartire in contropiede, approfittando della grande solidità difensiva del suo 4-2-3-1: tra i pali Akinfeev, alle spalle del quartetto Smolnikov, Ignashevich, Berezutski e Schennikov. I due interni di centrocampo, Neustadter e Golovin, dovranno difendere ma anche supportare Smolov, Shatov e Kokorin. Unica punta, Dzyuba.

Sin dal primo minuto, il copione è sempre lo stesso: Inghilterra con un possesso palla impressionante e occasioni nitidissime, Russia che riparte quando l’Inghilterra lascia il giusto spazio. Ma le palle gol sono tutte dell’Inghilterra: al 7° ci prova Lallana, che scarica un bel tiro sotto la traversa, ma Akinfeev è reattivo e para; è ancora Lallana, al 22°, a provare il tiro, dopo un assist di Walker, ma non trova lo specchio della porta. Una manciata di minuti dopo è Harry Kane a calciare in porta e a segnare, ma il guardalinee non convalida per l’evidente partenza in fuorigioco dell’attaccante del Tottenham.

Il primo tempo termina dunque 0-0, nonostante un 58% di possesso palla (in calo negli ultimi dieci minuti), nonostante 10 tiri (di cui 4 in pota) da parte della nazionale dei Tre Leoni. Nella prima frazione i migliori in campo possono essere individuati in Rooney nell’Inghilterra e in Akinfeev tra i russi.

Il secondo tempo si apre con un’ottima palla gol per i russi, che potevano tentare la beffa con Dzyuba, che però viene bloccato. Ma è solo un timido, cenno, perché pochi minuti dopo è ancora l’Inghilterra a procedere a un ritmo tamburante. Al 52° Sterling conquista una punizione, che viene calciata da Kane; la palla oltrepassa tutta l’area e dopo una serie di rimpalli vieni ripresa da Sterling, che però era ormai finito in fuorigioco.

Poco dopo è Rooney a provare il gol, con una punizione che prende il giusto giro, ma esce di un soffio. E’ poi la Russia a sfiorare il gol, con un disimpegno difensivo sballato da parte di Dier su un calcio d’angolo, che per poco non sorprende Hart. L’inizio di un piccolo “assedio” russo, che conquista nel giro di cinque minuti tre calci d’angolo risultando sempre pericolosa ma poco concreta.

Assedio che prosegue anche oltre il 60°, quando prima i russi ottengono l’ammonizione di Cahill per fallo tattico, poi Smorov piazza un bel tiro sull’angolino basso alla sinistra di Hart, che però sibila oltre il palo. Dell’Inghilterra solo Sterling e Rooney continuano a martellare, mentre gli altri sembrano in fase calante di condizione. Il gioco dell’Inghilterra diventa basato solo sulle singolarità, con tanti cross verso il centro che però non vengono sfruttati a dovere.

Il copione del secondo tempo continua a vedere la Russia protagonista, fino al 70°, quando Rooney, di prima intenzione calcia, dopo un rinvio errato della difesa russa, ed è ancora Afineev a parare, mandando il pallone sulla traversa. Quando poi è Lallana che prova a calciare, si trova già in posizione di off-side: sciupa così la seconda grande occasione dell’Inghilterra.

Preludio alla ripresa dei ragazzi della Regina (che, tra l’altro, festeggia in questi giorni il suo compleanno, pur essendo nata il 21 Aprile), che conquistano al 72° un pericoloso calcio di punizione, che viene calciato da Dier: il tiro, potentissimo, del centrocampista del Tottenham si insacca alle spalle di Akinfeev, piazzato colpevolmente dietro la barriera. In quel tiro c’è la rabbia di non aver regalato ai suoi tifosi un titolo che aspettano da 55 anni, l’entusiasmo della nuova posizione di mediano davanti alla difesa escogitata per lui da Mauricio Pochettino. C’è anche quel pizzico di follia in salsa portoghese, appresa nei suoi 13 anni passati a Lisbona, come giocatore dello Sporting a causa del lavoro della madre: dirigente del programma di hospitality di Euro 2004…

L’esultanza di Dier

Il momento per i russi è critico: in evidente calo psicologico, la squadra di Sluckij subisce diverse occasioni, ma l’Inghilterra fatica e realizzare. Al 78° è ancora Lallana a provare il tiro, ma la palla sorvola ampiamente la traversa. All’occasione, segue un canto, corale, di tifosi inglesi: God Save the Queen, l’inno nazionale, che riecheggia per tutto il Vélodrome, a segnalare la gioia e la speranza di vittoria che questi tifosi nutrono. Una rivalsa, una vittoria che gli inventori del calcio aspettano da 50 anni, quando vinsero lo storico mondiale casalingo, grazie ai gol di Bobby Charlton.

Ma una Russia indomita decide di rovinare la festa agli inglesi: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, è Berezutski ad anticipare la difesa inglese e a superare, con un pallonetto, Joe Hart: 1-1. L’Inghilterra prende paura e poi rischia, con un’uscita scellerata del portiere del City, ma il triplice fischio salva gli inglesi dal tracollo.

Il pallonetto di Berezutski

Si gela il sangue degli inglesi, scorrono fiumi di vodka tra i russi. Tra i denti sussurra qualcosa Vardy, lasciato in panchina per tutta la durata del match. A livello di gioco l’Inghilterra ha molto, molto di più della Russia, ma ha fallito troppe occasioni; considerando anche i cambi che non hanno assolutamente aumentato il livello della formazione, il principale problema degli inglesi è proprio Hodgson: rimane ancora incomprensibile la scelta di non far giocare Vardy che ha stupito in tutte le amichevoli giocate.

La Russia porta a casa invece un insperato punto, conquistato con il cuore dalla prodezza del suo capitano. Nella speranza che non ci siano scontri ulteriori fuori dallo stadio, Inghilterra e Russia sono ora appaiate dietro al Galles, che comanda il girone. Decisive, per le posizioni del girone, saranno probabilmente le differenze reti. E in quel caso, forse, Vardy sarà fondamentale.

redazione

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