Euro 2016 è ormai alle porte. Dopo aver analizzato ampiamente le quattro squadre del gruppo A, passiamo oggi a quelle del secondo girone della competizione, quel gruppo B che, a prima vista, potrebbe sembrare il meno interessante e che invece nasconde più di una sorpresa. Quattro squadre coinvolte, dall’Inghilterra alla Russia, dal Galles alla Slovacchia: ognuna ha qualcosa da dimostrare. I Tre Leoni vogliono tornare protagonisti, dopo anni di oblio; la Russia ripetere il cammino del 2008, poi le due piacevoli realtà del Galles e della Slovacchia sognano di scrivere la storia e compiere un’impresa che resterebbe negli annali del football mondiale ad aeternum. Dall’11 giugno partirà la sfida nel gruppo B: tutti contro tutti, ognuno ha qualcosa da perdere e tanto da dimostrare. Sottovalutare questo girone? Nemmeno per sogno!
GOD SAVE THE QUEEN – Unico imperativo, per i britannici, riscattare le ultime uscite, tutt’altro che positive. L’Inghilterra di Roy Hodgson è chiamata alla prova della maturità, dopo gli Europei terminati ai quarti di finale, nel 2012, contro l’Italia, ed un Mondiale in Brasile ancora peggiore, con l’eliminazione praticamente all’inizio, nel girone in cui caddero anche gli azzurri guidati allora da Cesare Prandelli. La tradizione britannica, in campo internazionale, è tutt’altro che positiva. I Tre Leoni hanno vinto un solo Mondiale, nel 1966, mentre in Europa non hanno mai alzato la coppa: su nove partecipazioni totali, gli score migliori sono un terzo posto nel 1968 ed una semifinale nel 1996, proprio in Inghilterra, perdendo 6-5 ai rigori contro la Germania, poi vittoriosa in finale. Un trend negativo da invertire assolutamente per la nazionale inglese che, in un girone da non sottovalutare, può cominciare la sua scalata alla vetta affrontando avversari ostici e ben attrezzati. Hodgson, che ha sostituito Fabio Capello nel 2012, ha avuto il ruolo non facile di selezionatore ma mai come quest’anno c’è stato l’imbarazzo della scelta: squadra competitiva per affrontare una competizione secca e sicuramente gli inglesi vanno tenuti d’occhio, anche a margine delle dieci partite di qualificazione, tutte vinte. Si parte dalla difesa: riflettori puntati sui migliori prospetti offerti dalla Premier League in quest’annata, da Nathaniel Clyne a Danny Rose. A centrocampo grande affluenza di calciatori del Liverpool e del Tottenham, ma a rubare la scena è Ross Barkley, astro nascente del football britannico e pedina fondamentale dell’Everton. In attacco, oltre alle certezze Wayne Rooney e Daniel Sturridge, spiccano i nomi dei due bomber del campionato inglese, Harry Kane e Jamie Vardy, due attaccanti che hanno incantato il mondo. Dalla panchina ai palcoscenisci più importanti del pianeta, da umili gregari a pedine fondamentali, da vassalli a re indiscussi di questa nazionale: Re Harry e Re Jamie, una convivenza che, si spera, porterà ai risultati sperati. Dulcis in fundo: Marcus Rashford, diciannove anni, astro nascente del calcio inglese ed un futuro da predestinato.
LE RIVALI – Le altre tre squadre presenti nel girone sono Russia, Galles e Slovacchia. Tre mondiali per i russi, con uscita al primo turno, nel 1994, nel 2002 e nel 2014. Esordio agli Europei come URSS , Nazionale dell’Unione Sovietica, quando questa ancora esisteva come entità politica. Vittoria sovietica nel 1960, con il portiere Lev Jasin che poi vinse il Pallone d’Oro (primo ed unico, n.d.r). Altre partecipazioni nel 1964, nel 1972 e nel 1988 mentre, col nome di Russia, il “debutto” è nel 1996. Cinque Europei, con questo che si appresta a cominciare, ed una semifinale, conquistata nel 2008. Avversario ostico e mai domo, gli uomini di Leonid Sluckij vogliono assolutamente passare il proprio girone, puntando su una squadra non conosciuta agli occhi del grande pubblico ma comunque capace di tirare fuori il coniglio dal cilindro. Fari puntati su Igor Akinfeev, portiere del CSKA Mosca, Roman Shirokov, centrocampista ex Zenit, che i più ricordano per la grande stagione del 2007-2008, quando la squadra di San Pietroburgo vinse la Coppa UEFA, e Aleksandr Kokorin, attaccante dello Zenit San Pietroburgo, classe ’91, uno dei migliori talenti partoriti dalla Russia negli ultimi anni, in cerca di riscatto dopo un paio di stagioni non all’altezza della situazione. Tra i grandi esclusi figurano Alan Dzagoev, centrocampista del CSKA, fermato da problemi fisici, l’ex Chelsea Yuri Zhirkov e l’ex Siviglia, ora allo Zurigo, Aleksandr Keržakov. Spazio ora a due new entry agli Europei, a cominciare dal Galles: un Mondiale, nel 1958 e debutto assoluto agli Europei per gli uomini di Chris Coleman. Il 10 ottobre 2015 è un giorno che i gallesi difficilmente dimenticheranno: nonostante la sconfitta contro la Bosnia-Erzegovina, i Dragoni strappano il pass per Euro 2016 addirittura con un turno d’anticipo, candidandosi a Cenerentola assoluta del girone B. Stella indiscussa della selezione gallese è Gareth Bale, fenomeno del Real Madrid, fresco campione d’Europa: il futuro di questa nazionale passa per i suoi piedi e Bale ha l’onere, e l’onore, di portare i suoi compagni a scrivere nuove ed indelebili pagine di storia. Occhi anche per Joe Allen del Liverpool e Aaron Ramsey dell’Arsenal. Per concludere spazio alla Slovacchia, come già detto, alla prima partecipazione ad una fase finale di un Europeo, dopo l’unico Mondiale, nel 2010, chiuso agli ottavi di finale. Qualificazione sudata per i ragazzi di Jan Kozak, che battendo all’ultima giornata Lussemburgo per 4-2 hanno strappato il biglietto per la Francia. Occhi puntati su Ondrej Duda, gioiellino del Legia Varsavia, mentre i protagonisti annunciati sono tutti “italiani”, come dimostrato nell’amichevole vinta per 3-1 contro i campioni del mondo della Germania: Juraj Kucka, del Milan, e soprattutto Marek Hamsik, capitano del Napoli e stella indiscussa della selezione slovacca, secondo per presenze (87) e terzo per reti realizzate (18). Il girone B, a scanso di equivoci, promette spettacolo.
GENNARO DONNARUMMA
This post was last modified on 7 Giugno 2016