Continuano le indagini sul caso scommesse illegali che sta imperversando sulla Serie A e non solo. Arriva anche l’ammissione di Tonali.
Sembrava esser stato messo un punto sul caso riguardante le scommesse illegali nel nostro campionato e, più in generale, sui calciatori di nazionalità italiana protagonisti di questa vicenda. Dopo le squalifiche di Sandro Tonali e Nicolò Fagioli infatti, la situazione sembrava tornata alla normalità, con la stampa, il mondo calcio e gli stessi calciatori in questione, che si erano messi definitivamente alle spalle l’intera vicenda, tornandosi a concentrare solamente sul calcio giocato. Gli ultimi accadimenti hanno però messo luce sulla questione, con altri dettagli che emergono giorno dopo giorno.
La rivelazione di Tonali
Dopo esser state rese pubbliche le dichiarazioni di Fagioli sul caso, arrivano – riportate dall’edizione odierna del Corriere di Torino -, anche le parole di Sandro Tonali sull’accaduto che lo riguarda in prima persona. Il calciatore ex Milan, ora al Newcastle, rivela e conferma di aver accumulato un grosso debito, diffondendo anche la verità su come veniva poi saldato.

Come affermato durante l’interrogatorio, il centrocampista italiano classe 2000 ha ammesso le modalità con cui è riuscito (o ha provato) a saldare il debito: “Per saldare il mio debito potevo versare contanti a un tale Tommy, che incontravo all’interno di un bar che si trova a Milano, in zona San Siro. Mi sono recato lì 5/6 volte: versavo circa 20.000/25.000 euro“.
Per evitare di essere scoperti, è stato proposto al calciatore di usare schede SIM finte, così da poter comunicare senza essere scoperti dalla Guardia di Finanza, che già aveva iniziato a indagare a fondo sulla vicenda. Le scommesse, inoltre, non si limitavano solo al poker o al calcio, ma anche gli altri sport, come il tennis.