Juve, già scelto il sostituto di Motta: è pronto, aspetta un cenno da Giuntoli

Juve, in caso di sconfitta sarà esonerato Motta: Giuntoli ha già pronto il rimpiazzo

La Juve deve dare una risposta oggi contro la Fiorentina. Il club bianconero è reduce da una settimana più turbolenta che mai, frutto dello 0-4 incassato domenica scorsa per mano dell’Atalanta. Ci si aspetta una reazione decisa da parte di una squadra che è sembrata allo sbando solo sete giorni fa.

E così la sfida del Franchi può già essere decisiva per il futuro di Thiago Motta. Il tecnico è sulla graticola, si gioca la permanenza in bianconero non solo per la prossima stagione ma anche per l’immediato. Insomma, se vedere l’ex Bologna sulla panchina bianconera appare un’opzione remota ma tutt’altro che da scartare, potrebbe esserci un altro inquilino già a partire dal prossimo match.

La sosta non aiuta, infatti, Thiago Motta. Ecco perché la dirigenza bianconera ha già pronto il ribaltone in caso di nuova pesante sconfitta, sulla stessa falsariga della sfida di domenica scorsa.

Juve, doppia strada per Giuntoli se Motta esonerato: c’è un nome in pole

Come spiega Tuttosport, in caso di vittoria, la Juve trascorrerebbe la pausa per le Nazionali in modo tranquillo, con Motta che potrebbe lavorare con la rosa per due settimane (o, meglio, con chi resterà alla Continassa). Se invece dovesse arrivare un alto ko, beh, sarà con ogni probabilità ribaltone.

Roberto Mancini saluta
Juve, doppia strada per Giuntoli se Motta esonerato: c’è un nome in pole (Ansa Foto) – Rompipallone

Due le opzioni vagliate da Giuntoli. La prima porterebbe ad un traghettatore, il tecnico della Primavera Magnanelli, per poi dare vita ad una nuova rivoluzione estiva, puntando su Gasperini o eventualmente Antonio Conte. La seconda strada, invece, conduce ad un tecnico con cui iniziare già da subito il nuovo progetto.

Ed in questo caso, il preferito sarebbe Roberto Mancini, libero da vincoli dopo l’addio alla nazionale saudita, con Stefano Pioli seconda opzione, ma l’ex Milan dovrebbe comunque liberarsi dall’accordo in essere con l’Al-Nassr.

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