Esonero Thiago Motta, l’allenatore bianconero è arrivato al capolinea: a Firenze il segnale chiaro dell’addio, ecco chi prenderà il suo posto
Altra giornata da dimenticare per la Juventus, che dopo il rovinoso ko contro l’Atalanta ne incassa un altro contro la Fiorentina. Sconfitta pesantissima nelle proporzioni e per i significati che assume. Bianconeri messi sotto nel gioco, nell’intensità, nelle idee dai viola, che centrano un successo da ricordare e si rilanciano nella corsa all’Europa. Per i torinesi, invece, la situazione si complica e non poco.
Juventus superata dal Bologna al quarto posto e in questo momento fuori dalla zona Champions. Raggiungere l’obiettivo minimo sarebbe fondamentale, ma la sensazione, in questo momento, è che Thiago Motta abbia perso completamente il polso della squadra, come testimoniato da un’altra prestazione sconcertante. Ecco perché a questo punto l’esonero appare inevitabile. E la decisione che il club potrebbe prendere a breve assume dei connotati sorprendenti.
Esonero Thiago Motta, la Juventus guarda al futuro: no a Mancini, per ora arriva il traghettatore Magnanelli
Il cambio in panchina sarà una scelta per cercare di dare una scossa e salvare il salvabile. Invece che affidarsi subito a Roberto Mancini, la Juventus avvia delle riflessioni e nel frattempo chiuderà la stagione con Francesco Magnanelli.

Ultime nove giornate di campionato in cui si cercherà di raggiungere la Champions con il tecnico della Primavera, anche per gestire la transizione dal punto di vista economico. Soltanto dopo si penserà al nuovo tecnico, vagliando le richieste di contratto e di mercato dell’ex Ct della Nazionale. Molto dipenderà anche, per l’appunto, da come la stagione si concluderà e quali saranno le competizioni che la Juve affronterà l’anno prossimo.
Esonero Thiago Motta, la Juventus affonda contro la Fiorentina: nessuna reazione dell’allenatore durante la partita
Thiago Motta affonda, dunque, non essendo riuscito a far mai decollare veramente il suo progetto, ma perdendo la barra clamorosamente nelle ultime settimane. E a Firenze la sua mimica del corpo è stata eloquente.

Nessuna reazione dopo l’uno-due della Fiorentina in avvio, nessun suggerimento o quasi alla squadra, l’allenatore è rimasto praticamente impietrito, assistendo impotente al naufragio dei suoi al ‘Franchi’. Il segnale chiaro di idee poco chiare e di poca presa sulla compagine, con cui la distanza si è sempre più acuita. Adesso, è troppo tardi per salvare la stagione per la Juve? Lo scopriremo.