Voglio una vita che non è mai tardi – Charles De Ketelaere

Voglio una vita maleducata. Che un giorno ti svegli e credi di essere l’ultimo della lista, che i grandi palcoscenici del calcio non fanno per te, perché la palla in porta non ne vuole sapere di entrare.

Voglio una vita piena di guai. Che i fischi dei miei tifosi sappiano appesantire, perché alla fine me lo merito se le gambe mi tremano e non riesco a fare due passaggi di fila.

Ma voglio anche una vita che non è mai tardi. Perché una seconda chance non si nega a nessuno, che magari la gente non capisce. Che magari decisivo per la mia squadra lo divento anch’io.

E allora sai che ti dico? Voglio una vita da film. Di quelle che non dormi mai. Una vita che ti sbatte d’improvviso in faccia la realtà: sono forte, cavolo se sono forte.

Voglio una vita che non è mai tardi: Charles De Ketelaere
Charles De Ketelaere – (LaPresse)

Ognuno col suo viaggio, questo è certo, ma ancor più certo è che si, poi ci troveremo come le star. A parlare di quella stagione, a parlare di quella notte. A parlare dei due gol e dei tre assist in Champions, a pensare a quanto è stato bello farsi conoscere dal mondo intero.

E allora è proprio vero che non è mai tardi, Charles. È proprio vero che la gente non capisce, è proprio vero che il calcio sa quando è il momento di pazientare e quando invece è tempo di prendersi le proprie rivincite.

Una vita spericolata. Come cantava chi, proprio come te, ha saputo incassare le critiche, e nel silenzio ha fatto più successo dei primi pur dovendoli guardare a lungo dalle posizioni più basse.

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