Stellantis, l'annuncio su Cassino (fuoristrada) - rompipallone
Sconvolti, soprattutto i lavoratori dell’azienda: Stellantis ha annunciato la sua chiusura a causa di una crisi che non si riesce a superare.
Dal Covid-19 in avanti, soprattuto nell’ultimo periodo a causa dei conflitti che attraversano Russia e Ucraina, l’industria delle automotive subisce un grave momento di crisi, che in alcuni casi potrebbe risultare addirittura irreversibile. Negli ultimi mesi ci sono stati dei lenti momenti di ripresa, ma nonostante ciò il ritardo nell’arrivo delle materie prime e la tecnologia a cui bisogna ricorrere non favorisce un respiro di sollievo. D’altronde il numero delle vendite è sensibilmente calato e questo dato è il peggiore dal punto di vista della sostenibilità economica.
A ciò si aggiunge anche un cambiamento che il settore sta attraversando. L’integrazione e il passaggio all’elettrico comporta una serie ingenti di costi per adattare la macchina produttiva ai nuovi sistemi, oltre alle normative in via di affermazione per regolare tale settore.
Nessun gruppo automobilistico poteva dirsi pronto ad affrontare così tante situazioni in contemporanea. Nemmeno il miglior business plan sarebbe stato esente da falle, per cui non tutte le aziende sono riuscite ad organizzarsi con una risposta sostenibile per la sopravvivenza del marchio. Tra le varie società che pagano le conseguenze dei ritardi, dei periodi di fermo e del subbuglio produttivo c’è Stellantis, uno dei gruppi più importanti al mondo.
Per intendere la portata della notizia, basti pensare che Stellantis controlla marchi come Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Citroën, Dodge, DS Automobiles, FIAT, Jeep, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot, Ram Trucks e Vauxhall. Nonostante ciò lo stabilimento dell’azienda a Cassino ha annunciato la sua chiusura per un periodo. La direzione della fabbrica ha fatto sapere di non avere a disposizione le componenti sufficienti per produrre l’Alfa Romeo Giulia e i SUV Alfa Romeo Stelvio, Maserati Grecale.
La conseguenza inevitabile è che la produzione è stata fermata e lo stabilimento è rimasto chiuso a più intervalli durante l’anno. I dipendenti hanno ricevuto la peggiore delle notizie. Soprattutto sono mancati semiconduttori, fondamentali per i prossimi modelli elettrici Alfa Romeo, in programma per il 2025 e 2026, Alfa Romeo Giulia e Stelvio. Negli ultimi giorni però la direzione dell’azienda Stellantis ha fatto sapere che per l’impianto di Cassino è previsto un futuro elettrico, una nuova vita grazie all’estensione della propria attività alla produzione di veicoli basati sulla piattaforma STLA Large per auto a batteria.
This post was last modified on 31 Maggio 2023 4:19
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