Ancora al centro delle polemiche il tifo di casa Lazio, in particolare la sua fetta più estremista. Dopo gli scandali del Maradona di Napoli, con petardi lanciati sulla folla e cori antisemiti nei meandri dello stadio, parte del tifo biancoceleste si è reso nuovamente protagonista di un evento scabroso.
Durante il derby fra Lazio e Roma della scorsa domenica infatti, alcune foto apparse sui social avevano testimoniato la presenza all’Olimpico di una maglia alquanto particolare e indecorosa. Indossata da un tifoso in tribuna Monte Mario, tale divisa della Lazio presentava sul proprio retro la dicitura “Hitlerson 88“. Chiari, quindi, i riferimenti ad Adolf Hitler ed al regime nazista, che hanno spinto le autorità competenti alla ricerca del ‘supporter’ in questione. Quest’ultimo, come da notizia delle scorse ore, è stato rintracciato e denunciato, con non pochi retroscena balzati però fuori ad arricchire la vicenda.
Inni al nazismo durante Lazio-Roma, denunciati tre tifosi biancocelesti
La Polizia di Stato ha individuato e denunciato il soggetto citato in precedenza. Fondamentali nel corso delle indagini, le immagini fornite dal sistema di videosorveglianza presente all’Olimpico. Trattasi quindi di un tifoso di origine tedesca, già segnalato dalle autorità nel 2009 per ulteriori comportamenti controversi allo stadio. Udite udite, proprio all’interno dell’impianto della Capitale in occasione di un altro derby, in cui decise di effettuare un’invasione di campo per lui dai risvolti negativi.

Ma non è finita qui, perché grazie alle telecamere dell’Olimpico sono stati rintracciati e segnalati altri due tifosi, questa volta di origine rumena. Stando alle ricostruzioni, i due avrebbero più volte ripetuto il gesto del “braccio alzato” nel corso della stracittadina. Daspo immediato da parte del Questore di Roma.
Ancora atti osceni, dunque, a macchiare la reputazione dei supporter Lazio e di chi, da queste vicende, ha sempre mantenuto ampie distanze.